giovedì 30 dicembre 2010
sabato 4 dicembre 2010
FOU
Si presantano così:
"Teniamo a dire che i Fou non sono una band qualunque.
Non gli importa di essere indie ad ogni costo
Non gli importa dover essere catalogati.
Non gli importa di essere paragonati a qualche altro gruppo.
Non gli importa stare sempre nelle regole della forma canzone.
Non gli importa cercare di essere commerciali per forza.
Non gli importa di intonare tutte le note in modo perfetto.
Non gli importa fare i modelli sul palco.
A loro non importa.
Speriamo non importi nemmeno a voi."
Che altro aggiungere???
Che sono di Milano?
Che fanno dell' indie/chinese pop/teraupetica di facile ascolto?
Che fanno dell' indie/chinese pop/teraupetica di facile ascolto?
Che sono in sei?
Che per la precisione sono:
Che per la precisione sono:
dEbE (synth, organi, craklebox, weevil e cori)
dj Donut (voce, megafono, saxdiplastica)
Giugi (chitarre e rhodes)
Giulio (solo alla batteria come un cane)
Morandi (basso, accordatore, con le mani grandi)
Tony Taglialucci (voce, chitarre, silla2 chenonsisacos'è, strumenti d'evasione)
dj Donut (voce, megafono, saxdiplastica)
Giugi (chitarre e rhodes)
Giulio (solo alla batteria come un cane)
Morandi (basso, accordatore, con le mani grandi)
Tony Taglialucci (voce, chitarre, silla2 chenonsisacos'è, strumenti d'evasione)
Che sono con l'etichetta novunque ?
Che ovviamente li trovi facile ed agile su myspace ?
Che hanno un video in circolazione ?
La certezza è però che alla voce c'è ci sarà DONUT.
Forse l'alternativa a questo inverno.
Miss Kraftwerk's arm.
La sorella di DjDave con cui condivide il giovedi @ AtomicBar
(via Felice Casati, 24 - Milano).
E per la Madonna fanno i cantori in versione acustica (quindi scordarsi del sax di plastica) @ Osteria del Fico, via Guido Grandi, 12 - Cremona
MARTEDì 7 DICEMBRE
OSTERIA DEL FICO
via guido grandi 12
ingresso gratuito
inizio ore 22.00
OSTERIA DEL FICO
via guido grandi 12
ingresso gratuito
inizio ore 22.00
venerdì 19 novembre 2010
sabato 13 novembre 2010
BLUNITRO - La tempesta
L'ultima fatica:
Singolo tratto dall'EP "La Tempesta" 12/11/10
Artwork: Francesca Follini
Music: Blunitro
Editing & Effects: Davide Viola
Mi sembra ieri quando andai a sentire Bone cantare la prima volta.
Era un contest di cover band in un oratorio di Cremona, il Cristo Re. Non avevamo più di 15, 16 anni. Non tutti avevamo ancora il motorino. Il gruppo si chiamava Domopunk e presentavano qualcosa dei Green Day. Bone non sapeva molto d'inglese...avrebbe improvvisato i testi.
Ricordo che ero forse più emozionato di lui.
Sono passate tante storie da allora, io forse non ho più messo piede in un oratorio e Bone non ha più capelli, ma l'emozione di ritrovarmelo davanti a cantare rimane.
Forse perchè lo conosco sin da quando eravamo veramente piccoli.
Forse perchè in lui riconosco una costanza, una passione, una voglia che non riesco nemmeno ad immaginare mie.
Quando lo sento, me lo figuro in sala prove anno dopo anno, con compagni diversi, con suoni diversi ma con il Sogno ben chiaro e una determinazione infinita al suo fianco.
Take Care Bro
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Andrea
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Bone
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Omar
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giovedì 4 novembre 2010
giovedì 14 ottobre 2010
Autumn approaching
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Soap&Skin
Lovetune for Vacuum (2009, Couch Records/PIAS Records)
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Grinderman
Grinderman 2 (2010, Mute Records)
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Antony and the Johnsons
The Crying Light (2009, Secretly Canadian)
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Mike Patton
Mondo Cane (2010, Ipecac Recordings)
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The Lonesome Southern Comfort Company
Charles The Bold (2010, On The Campers Records )
venerdì 8 ottobre 2010
Too Much
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Grinderman @ Live Club
Wanted man in Trezzo d'Adda
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If the devil comes collectin`
he better hold a six gun in his hand
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Warren Ellis
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sabato 2 ottobre 2010
Scoundrel
I don't know what a scoundrel is like, but I know what a respectable man is like, and it's enough to make one's flesh creep.
Joseph de Maistre
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Walt Whitman era “a very great scoundrel”. Curiosa definizione, tra il rude volgare del manovale, infantile e attaccabrighe dello scugnizzo immigrato, del furbetto del quartiere che nulla ha da invidiare a Tom Sawyer e Huckleberry Finn. Un grazioso discolo peccatore velato di famigliare affetto.
« "Attraversai un volta una città popolosa, imprimendomi nel cervello, per più tardi servirmene, gli esperti, le
architetture, gli usi e le tradizioni,
Ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena un uomo
che, per amore mio, vagabondò con me,
Un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra stavamo insieme!
Tutto il resto da tempo l'ho dimenticato,
Ricordo, ripeto, soltanto un uomo rude e semplice, che quando
partii mi tenne per mano tanto a lungo, con labbra tremanti
tristi, silenziose".
"Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi
nel cervello, per più tardi servirmene, gli esperti, le
architetture, gli usi e le tradizioni,
Ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena una
donna, che per caso incontrai e che mi trattenne
per amore sincero,
Un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra si stava insieme
tutto il resto da tempo l'ho scordato,
Ricordo, ripeto, soltanto quella donna che appassionata a
me si stringeva, Di nuovo andiamo in giro, amiamo, di nuovo ci separiamo,
Di nuovo mi afferra per mano, e non mi lascia partire,
Me la vedo accosto, con quelle labbra tristi, che tremano
in silenzio." »
Joseph de Maistre
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Walt Whitman era “a very great scoundrel”. Curiosa definizione, tra il rude volgare del manovale, infantile e attaccabrighe dello scugnizzo immigrato, del furbetto del quartiere che nulla ha da invidiare a Tom Sawyer e Huckleberry Finn. Un grazioso discolo peccatore velato di famigliare affetto.
« "Attraversai un volta una città popolosa, imprimendomi nel cervello, per più tardi servirmene, gli esperti, le
architetture, gli usi e le tradizioni,
Ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena un uomo
che, per amore mio, vagabondò con me,
Un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra stavamo insieme!
Tutto il resto da tempo l'ho dimenticato,
Ricordo, ripeto, soltanto un uomo rude e semplice, che quando
partii mi tenne per mano tanto a lungo, con labbra tremanti
tristi, silenziose".
"Attraversai una volta una città popolosa, imprimendomi
nel cervello, per più tardi servirmene, gli esperti, le
architetture, gli usi e le tradizioni,
Ebbene adesso di tutta quella città ricordo appena una
donna, che per caso incontrai e che mi trattenne
per amore sincero,
Un giorno dopo l'altro, una notte dopo l'altra si stava insieme
tutto il resto da tempo l'ho scordato,
Ricordo, ripeto, soltanto quella donna che appassionata a
me si stringeva, Di nuovo andiamo in giro, amiamo, di nuovo ci separiamo,
Di nuovo mi afferra per mano, e non mi lascia partire,
Me la vedo accosto, con quelle labbra tristi, che tremano
in silenzio." »
giovedì 30 settembre 2010
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